mercoledì 14 gennaio 2009

SABATO 31 GENNAIO


BRUSA LA VEGIA

UN APPUNTAMENTO DAVVERO DA NON PERDERE
NEL RICORDO DELLE ANTICHE TRADIZIONI

La gibiana è una strega, magra magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse
Vive nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non mette mai piede a terra, ma si sposta di albero in albero. Così osserva tutti quelli che entrano nel bosco e li fa spaventare, soprattutto i bambini.
L'ultimo giovedì di gennaio va alla ricerca di qualche bambino da mangiare.
Ma una mamma, che voleva molto bene al suo bambino, le tese una trappola.
Preparò una gran pentola di risotto giallo con la luganega e lo mise sul davanzale della finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l'acquolina in bocca.
La Gibiana sentì il buon odoree corse con la sua scopa verso la pentola e cominciò a mangiare il risotto. Il risotto era tanto, ma così buono che, mangia mangia, la Gibiana non si accorse che stava per arrivare il sole. e, si sa, il sole uccide le streghe, così il bambino fu salvo.

Si accende così un falò con il suo fantoccio per bruciare le negatività dell'inverno e prepararsi alla nuova stagione. L'origine della festa è incerta, sospesa tra il periodo dell'inquisizione e tradizioni celtiche. Vi era infatti una festa celtica, detta "festa del fuoco", che celebrava il risveglio, e nella quale il fuoco allontanava le presenze negative e propiziava la fecondità della terra e del bestiame.
La data dell'ultimo giovedì di gennaio non è casuale, dato che il nome deriva da Giove, giovedì, che è il giorno fdella riunione delle streghe, e per celebrare la fine imminente dell'inverno, il cui ultimo rito è bruciare la Gioebia.
La strega, un fantoccio di pagllia e di stracci, si brucia in un falò intorno al quale si gira per tra volte, dato che tre è il numero delle divinità per i Celti.
Al termine del rito si mangia riso e luganega.
Mangiare il riso è importante èper evitare che i propri occhi vengano mangiati dai moscerini in estate, mentre la luganega rappresenta l'opulenza.
La festa sarà accompagnata da musica e canti, che simboleggiano la rinascita della vita e il risveglio della natura.

MENU' DELLA GIBIANA

€ 20.00

RISOTTO GIALLO CON LA LUGANEGA
O
TAGLIOLINI AL NERO DI SEPPIA
(seppioline e pomodorini freschi)

FAGIOLATA DELLA GIBIANA
(fagioli neri stufati, chorizo, pancetta)
O
PESCE ALL'ISOLANA
(filetti di merluzzo, patate, pomodorini, olive, capperi)

DOLCE
"GALETTE DE ROI"
(con conseguente elezione del
re e della regina della serata)


acqua, caffè


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